Dalle "stalle" alle "stelle"

Azienda Giacchetto Gabriele e Lucia

Fare latte con un robot

Lunedì 13 marzo la classe 5 di Campagna si è recata all'azienda per la produzione di latte di Gabriele e Lucia Giacchetto al Dandolo. Sono stati accolti dal forte muggito delle mucche e sono rimasti a bocca aperta per la bellezza e cura dell'ambiente.

Gabriele è arrivato di corsa con sua moglie Lucia. Gli alunni, molto attentamente, ascoltavano la spiegazione di come è nata la loro azienda che è stata fondata dal padre 54 anni fa. Quando il padre è morto, Gabriele ha deciso di fare questo mestiere.

L'azienda ha 400 vacche della razza "Frisona", di queste la metà è produttiva. Questa specie di vacche ha bisogno di seguire una dieta bilanciata per produrre latte di alta qualità. Il mangime, scelto, biologico e di qualità, è composto da legumi, proteine e cereali. Buona parte del fieno proviene da prati stabili e naturali della zona del Dandolo, in terreni soggetti al demanio militare e quindi non contaminati da sostanze chimiche usate generalmente in agricoltura. Quando si apre una balla di fieno, sale alle narici un intenso profumo di fiori, riconoscibili anche per i colori e le varietà che la compongono.

L'azienda si suddivide in tre sezioni: la prima è quella dei vitellini, dove rimangono per circa tre settimane dentro a gabbiette, la seconda è quella delle vacche incinte, la terza è la stalla delle mucche in produzione.

La stalla delle vacche da latte è quella più tecnologica. Gabriele l'ha dotata di un percorso dove le mucche possono pulirsi, lavarsi e grattarsi e infine farsi mungere da un macchinario robotizzato.

Nella stalla le vacche sono praticamente libere e vivono come all'aperto, perchè hanno tanto spazio e possono muoversi ed uscire. Se vogliono dormire possono stendersi sul morbido, in un tappetino di spugna. In estate, quando fa caldo, partono delle ventole per rinfrescare l'ambiente e ci sono spruzzi d'acqua che le bagnano e rinfrescano in caso di temperature elevate. Ci sono spazzole automatiche che consentono alle vacche di grattarsi. Si tratta di una stalla veramente confortevole, come un albergo a cinque stelle.

La mungitura è gestita interamente da computer e avviene spontaneamente, ogni vacca, infatti, può decidere quando andare a farsi mungere. 

La macchina entra in funzione dalle 5 del mattino fino a mezzanotte.

Le vacche entrano dentro un macchinario attraverso una porta a spinta, dove vengono riconosciute grazie a un braccialetto allacciato alla zampa destra anteriore. Le mucche che producono di più possono farsi mungere ogni 5 ore, le altre ogni 11, se non rispettano l'orario la macchina le scaccia fuori.

Le tettarelle sono attaccate attraverso un braccio meccanico che prima risciacqua le mammelle delle mucche ed elimina il primo latte, e poi inizia la vera e propria mungitura. Se nel latte è presente del sangue o altre anomalie, questo viene immediatamente scartato dalla macchina che lo elimina.

Il latte munto viene inviato attraverso un tubo in una cisterna che lo conserva alla temperatura di 4° centigradi.

Dopo tutti i controlli il latte viene consegnato all'azienda che lavora, imbottiglia, trasforma e distribuisce i prodotti: la Granarolo.

I titolari dell'azienda hanno offerto un pacchettino omaggio dei prodotti per la merenda Granarolo agli alunni.

I bambini hanno riferito che la visita è stata molto istruttiva e interessante perchè hanno conosciuto una realtà produttiva di qualità e fortemente innovativa.

Questa visita ha fatto capire come, partendo da una risorsa del territorio, si possano fare investimenti economicamente importanti e rispettosi dell'ambiente.