In gita a Trieste

15 maggio 2017

Il 5 maggio ci siamo recati in gita a Trieste con tutte le altre classi.

Al mattino davanti alla scuola era tutto pieno, sia dove si fermano i pulmini, sia dove si ferma la gente che accompagna i bambini a scuola e perfino i tre parcheggi che di solito sono vuoti. Insomma era tutto pieno di gente e di macchine, perchè nella nostra scuola siamo più di cento bambini e la partenza era anticipata rispetto all'inizio normale delle lezioni. Sono servite 2 corriere grandi e 1 pulmino per riuscire a trasportarci tutti.

Dopo due ore di viaggio è comparso all'improvviso un panorama da cartolina: dal Carso, con i suoi pini neri piantati dagli Austriaci, siamo arrivati sul mare a circa 100 metri d'altezza, il mare era di un azzurro limpido inimmaginabile.

Siamo scesi a Grignano e, salendo una lunga scalinata, abbiamo attraversato una parte dei giardini di Miramare, pieni di aiuole colorate, statue, fontane e fontanelle sparse qua e là.

Ed ecco apparire il meraviglioso bianco castello di Miramare.

Silvia, guida del WWF, ci ha fatto entrare nella zona riservata al laboratorio. Ci ha spiegato che cos'è l'Oasi Marina Protetta di Miramare e quali attività vi si possono svolgere. Il simbolo dell'Oasi Marina di Grignano è la "Bavosa Pavone", un pesciolino secondo noi portentoso. Il nome deriva dalla sua capacità di sbavare, cioè di proteggere il suo corpo con una bava che la ripara dai raggi solari. La bavosa riesce a sopravvivere anche fuori dall'acqua, grazie alla pinna dorsale che cattura le molecole di ossigeno e le trasporta dentro al corpo.

 

Silvia ci ha invitato a toglierci le scarpe e i calzini e a arrotolare i pantaloni fino al ginocchio. Ci ha dato dei visori che sarebbero serviti per osservare il fondo marino.

Lentamente siamo scesi lungo una scaletta e abbiamo immerso i piedi nell'acqua del mare: BRRRR!!!! Freschina!!!!

Abbiamo osservato il fondo del mare e siamo riusciti a vedere: la Bavosa Pavone, la Sfinge, la Bavosa dalle guance gialle, il Peperoncino, granchi e molluschi.

Terminato il laboratorio abbiamo fatto il giro del castello di Miramare. Era una giornata calda e i raggi del sole, riflettendosi sul mare, cambiavano il colore dell'acqua, da azzurro chiaro a blu scuro. Noi già ci immaginavamo come doveva essere emozionante ammirare questo bellissimo panorama aprendo ogni mattina la finestra della camera. Dal castello di Miramare si può ammirare tutto il Golfo di Trieste fino alla costa della Slovenia.

Dopo la pausa pranzo immersi all'ombra dei giardini, siamo arrivati in centro a Trieste. Questa città è ricca di chiese ed edifici antichi che si affacciano dall'alto delle colline carsiche sul mare, un vero colpo d'occhio. Ci siamo recati lungo il Molo Audace che si estende in mezzo al mare. Qui abbiamo avuto l'esperienza di provare un vento famoso la "BORA", che si abbatteva su di noi impedendoci persino di camminare. Il mare era in balia del vento e i gabbiani sfruttavano la spinta dell'aria per volare meglio. Che bello!

Recandoci verso l'Acquario, abbiamo visto Piazza Unità, una piazza molto grande con palazzi ed edifici eleganti affacciata sul mare. L'Acquario di Trieste contiene diverse specie di pesci, piccoli squali, razze, granchi, pesci colorati di varie dimensioni, una grandissima murena. Al piano superiore si trova un rettilario con diversi serpenti, camaleonti e rane. All'uscita la bora era aumentata e trasportava via violentemente qualunque cosa non fosse stata tenuta saldamente. Che vento pazzo!

Consigliamo una visita a questa città meravigliosa che tra storia, ambiente e mare offre una ricchezza incredibile di emozioni!