I bambini scrivono dalla cl.4 C di Maniago
Giornate al tempo del coronavirus di Noah - CL.4^
La scuola è chiusa ormai da quattro/cinque settimane e io cerco di tenermi impegnato: faccio i compiti che le maestre ci mandano via WhatsApp o mi invento giochi per passare il tempo.
I compiti li faccio dalla nonna, perché lei è maestra e posso imparare cose nuove come a scuola.
Ora che, qui della nonna, c’è anche la zia, lei mi fa “mettere le mani in pasta” e io mi trasformo in un pasticciere-pasticcione.
Venerdì scorso ho preparato una torta all’arancia inventata dalla zia Lisa, pasticciera-non pasticciona. Ho mescolato gli ingredienti, spremuto le arance, grattugiato anche la buccia (meno male che non mi sono grattugiato le dita!), aggiunta la farina … Ed ecco che l’impasto era pronto. E via … dentro il forno!!!
Che profumino c’era nell’aria! Quando la torta era pronta, ho assaggiato una fetta ancora tiepida. Era come essere in un dolce sogno … La torta si scioglieva in bocca e mi trasportava in un mondo “zuccheroso” , che mi ha fatto dimenticare, che per colpa di quel maledetto CORONAVIRUS, non possiamo uscire!!!
Oggi sono tornato a casa della nonna con mia sorella. Oggi i pasticcieri-pasticcioni siamo due.
Dopo aver fatto i compiti, è arrivato il momento che tanto aspettavamo!
Di corsa ci laviamo le mani bene bene, ultra bene. Ed eccoci all’opera! Iniziamo a pesare gli ingredienti, li mescoliamo, li buttiamo nella planetaria che gira, gira e impasta, mentre io e mia sorella mangiamo gli M&M’s avanzati.
E’ ora di mettere l’impasto nella tortiera e la tortiera nel forno. In cucina si sente il profumo del dolce che sta cuocendo e io mi lecco i baffi. Non vedo l’ora di mangiarlo!!!
Queste giornata mi sta facendo dimenticare il virus e il “iorestoacasa” diventa più dolce.
27 febbraio 2020
Coronavirus di Roberto - cl.4^
Oggi, 27 febbraio 2020, dovrebbe essere un giorno come gli altri: mi sveglio presto, faccio colazione in velocità, mi vesto e corro a scuola. Invece no ... oggi no perché quasi tutta l'Italia è in pericolo a causa del CORONAVIRUS!!! Ma che cos'è questo Coronavirus? E’ un alieno? E’ un nemico? No, è un virus molto simile a quello della influenza, però più potente; il Coronavirus colpisce i polmoni, quindi una persona contagiata non riesce a respirare ed è costretta ad andare in terapia intensiva.
Da quel 27 febbraio quando tutto è iniziato sono passati tredici giorni e noi non siamo ancora tornati a scuola perché la situazione continua a peggiorare. Anche la nostra vita è cambiata perché dobbiamo rispettare delle norme necessarie per evitare il contagio: cercare di uscire il meno possibile da casa, rimanere a minimo un metro di distanza dagli altri, lavarsi spesso le mani e disinfettare sempre tutta. la casa. Molte attività sono state sospese, ad esempio le competizioni sportive, le rappresentazioni teatrali, le proiezioni di film, …. Pub, ristoranti e bar devono rispettare un orario preciso di apertura e devono sistemare i tavoli a distanza di sicurezza. In questo periodo le giornate trascorrono più lentamente perché non vado più da nessuna parte: niente scuola, niente basket,...niente di niente. Per fortuna c'è mio fratello con cui gioco, litigo, faccio i compiti, facciamo delle torte, …
Io sono molto arrabbiato con questo Coronavirus perché ha impedito che il mio papà rientrasse dall’Afghanistan e non lo rivedrò fino a giugno. Sono anche un po’ preoccupato perché in Friuli, come in altre regioni, il numero dei casi continua a salire. E’ davvero importante che tutti rispettino le norme comunicate dal Premier Conte; solo in questo modo riusciremo a sconfiggere questo nemico. A dirla tutta ho un po’ paura, ma so che anche noi bambini possiamo dare una mano e non mi dà tristezza il dover rinunciare a giocare con gli amici, spero solo che questo momento passi in fretta.
Caro diario - Luca cl.4^
19 marzo 2020
Caro diario,
Sono ormai trascorsi tanti giorni da quando hanno chiuso la scuola, perché c’è in giro una brutta infezione, che gli scienziati hanno chiamato COVID 19.
Chiuso in casa faccio sempre le stesse cose, cioè: mi alzo alle 8.30, faccio colazione mentre guardo un po’ di TV, mi lavo i denti, mi tolgo il pigiama e poi faccio i compiti che le maestre mi fanno arrivare tramite Padlet. Dopo pranzo gioco con mio fratello e aspetto la cena.
La noia è tanta, perché mi mancano i miei compagni di classe, le mie maestre, i miei amici di basket, cioè mi manca tutto quello che facevo prima di questa infezione.
Oggi però è stato un giorno speciale, perché è la festa del papà, ma soprattutto perché ho fatto cose diverse dal solito. Con l’aiuto della mia mamma ho realizzato un biglietto di auguri, a forma di cuore con lo smoking, e cucinato dei biscotti al cioccolato, che gli ho fatto trovare quando è rientrato a casa dal lavoro. Sai, caro diario, queste idee ce le ha messe la maestra sul padlet. E abbiamo anche una bakery tutta nostra lì dentro, con gallery compresa.
Beh, torno al discorso papà … E’ rimasto molto sorpreso, ma soprattutto ha gradito i biscotti che ha subito assaggiato.
E’ stata una giornata molto bella, e spero di ritornare al più presto a fare le cose che facevo prima.
A presto amico e buona notte.
Caro diario -Serena cl.4^
22 Marzo 2020
Caro diario,
oggi è un giorno in più che sono chiusa in casa!!!
Questi giorni sono molto tristi per tanti motivi: prima di tutto perché a causa di questo maledetto virus, il COVID19, é morta e continua a morire tanta gente; poi perché per il nostro bene e per quello degli altri, devo e dobbiamo stare tutti a casa, tutto il giorno, senza poter vedere nessuno. Le mie maestre, i miei compagni, i miei amici, mi mancano tanto sai??? Mi mancano anche quelle belle giornate spensierate, quando andavo a scuola per studiare, ma anche per stare in compagnia; le uscite o le passeggiate con i miei genitori; ridere e giocare con gli amici…. Che tristezza!!! Prima fare tutto ciò sembrava normale, quasi non ci pensavi a quanto erano belli quei momenti. Adesso che non si può più fare nulla sembra di vivere un incubo! I giorni sembrano tutti uguali come se il tempo si fosse fermato! La mattina mi metto a studiare; il pomeriggio o guardo un po' di tv o gioco con le bambole; la sera gioco con i miei genitori o a carte o con i giochi di società… Ogni giorno così, sempre così da mattina a sera. L'unica cosa positiva in questo periodo è che passo più tempo con i miei genitori e mi diverto a fare dolci con la mamma. Ah… dimenticavo! Posso svegliarmi un po' più tardi la mattina! Spero che qualcuno riesca a trovare la cura giusta per poter sconfiggere questo brutto virus, così posso, anzi possiamo tutti noi, tornare alla normalità e finalmente riabbracciare tutti coloro che ho e che abbiamo nel cuore. Sono sicura che ANDRÀ TUTTO BENE!
Caro diario - Alex T. cl.4^
25 marzo 2020
Caro diario,
questi giorni sono davvero difficili a causa di un virus molto potente: il Coronavirus o COVID-19.
Da ormai un mese in Italia tutto si è fermato, noi bambini non possiamo andare a scuola, giocare o incontrare i nostri amici, né praticare sport. Non posso andare a trovare i nonni o gli zii per giocare un po’ con i miei cugini. Tutte le persone, a causa di questo virus, non possono abbracciarsi, baciarsi o stringersi la mano.
E’ arrivata anche la primavera e con le belle giornate che ci sono state, stare in casa è stata davvero dura. Per fortuna questa settimana è tornato il freddo quindi non mi viene voglia di uscire, ne approfitto per disegnare o fare dolci con la mamma e mia sorella.
Durante la quarantena passo le giornate giocando alla Play Station, on-line posso sentire i miei amici e ci teniamo compagnia, a volte gioco a carte con mia sorella o con mio papà. La mamma mi segue mentre faccio i compiti che le maestre ci mandano su Padlet o Whatsapp ogni settimana.
Le giornate sono sempre uguali e sembrano non finire mai!
La situazione è molto complicata, ogni giorno muoiono molte persone ma grazie al lavoro dei medici tante riescono anche a guarire.
Spero che tutto finisca presto e si possa ritornare velocemente alla normalità.
Caro diario -Elia cl.4^
26 marzo 2020
Caro diario,
Sono ormai chiuso in casa da una vita e mezza.
Le mie giornate le passo a studiare e a stare disteso sul divano a non far niente per questo maledetto Covid 19. Pensa, questo signor “Coronavirus” è riuscito a fare stare fermo uno come me, che… non sta fermo nemmeno un minuto.
Una cosa carina che però sto imparando in questo periodo di quarantena è fare i dolci!
Mi piace molto la parte in cui scelgo una ricetta da un libro o dal nostro padlet o dai vari blog di cucina e inizio a pesare tutti gli ingredienti. Per ora, il risultato degli “esperimenti” è sempre stato buono. Se continuo a produrre dolci , sicuramente qualche chilogrammo in più lo avrò alla fine di queste lunghe settimane.
Oh, come vorrei andare fuori in strada a correre con la bici: qui chiuso in casa mi annoio talmente tanto!
Preferirei di gran lunga stare a scuola con i miei compagni. Sai, caro diario, mi mancano tutti: mi manca Giulio con cui parlavo e disegnavo sempre, mi manca Marco con cui mi piaceva fare tutte quelle battutine stupide, però in generale mi manca lo stare insieme. Mi manca il mio sport, il rugby, e anche tutta la mia squadra, perché quasi ogni domenica ci vedevamo per le partite e ci divertivamo moltissimo.
Guardando le immagini al telegiornale ho capito che è giusto barricarsi dentro casa, ho capito che questo sacrificio del non poter uscire seve per non far diffondere il virus e anche per non far morire altre persone, ma ora … non se ne può più di stare dentro casa, di non vedere più nessuno a parte la famiglia ristretta. Purtroppo non vedo più i miei zii, mia cugina e i miei nonni.
Dentro di me convivono due stati d’animo: la voglia di uscire e ricominciare a fare le solite cose come andare a fare una passeggiata in piazza per un gelato, andare al cinema, a rugby.., ma anche un altro che mi dice che devo stare esattamente dove sono.
Spero che passi presto.
Caro diario -Priscilla cl.4^
26 marzo 2020
Caro diario,
credo che questi siano i giorni più noiosi, brutti e super “ igienici” per davvero tantissime persone.
Sai, in giro c’è un virus che in qualche modo si è moltiplicato e sta venendo a vivere dentro di noi.
Ormai i morti sono tanti, ha cambiato tutta la vita, le abitudini e non si sa se in qualche modo, riusciremo a superare anche il coronavirus.
Non siamo più quelli di sempre: non possiamo uscire di casa quando vogliamo, ma solo se è necessario, tipo per far la spesa, e nel supermercato bisogna entrare uno alla volta e con la mascherina. Stanno anche decidendo di chiudere gli uffici e le fabbriche.
Però c’è anche un lato positivo del Coronavirus. Per esempio prima io non ho mai fatto i compiti al computer e grazie ad esso ora ho avuto l’opportunità di provarli a fare. Non ho nemmeno mai provato a fare aerobica, pilates e yoga con le mie sorelle e mia mamma, vedendo il video in tv: fantastico!
E poi ora ho la possibilità di giocare un po’ di più con la mia famiglia. A parte tutto, questi sono anche giorni divertenti: quando mamma e papà non sono a lavoro, ci sfidiamo a badminton o a frisbee in giardino, andiamo in altalena e tiriamo la palla a Luna. Tutto molto spassoso!
Caro diario -Roby cl.4^
26 marzo 2020
Caro diario,
Ti voglio raccontare cosa sta succedendo nel mondo in questo periodo. Qualche mese fa dalla Cina è stato lanciato un allarme: un nuovo virus sta colpendo tantissima gente! La cosa peggiore è che questo virus si diffonde a macchia d'olio e ha raggiunto anche l'Italia. Ormai siamo chiusi in casa da più di due settimane... Non possiamo andare a scuola, non possiamo fare sport, non vedo i miei amici se non in video-chiamata... Che noia! Le uniche cose che mi tengono occupato sono i giochi e i compiti. Ogni dieci minuti la mia mamma ci dice: «Lavatevi le mani!». In questi giorni faccio più spesso delle video-chiamate con i miei zii che sono lontani. Mi diverto soprattutto a video-chiamare mio zio Michele, perché mette le cuffie al suo cane e lo trasforma in un telecronista "canino". Un'altra cosa che mi piace è giocare con mio fratello; stiamo approfittando di queste giornate in casa per riprendere giochi che avevamo abbandonato da tempo. A volte, però, ci sono delle domande che mi frullano in testa e che mi mettono ansia: e se mi dovessi ammalare anch’io? E se invece si ammalasse un membro della mia famiglia? Quando queste domande affollano la mia mente, sento un’agitazione salire sempre più su, non vorrei separarmi da mia mamma, da mio fratello o da mia nonna..., allora, per cacciare questi tristi pensieri, mi dedico a delle attività interessanti e soprattutto divertenti. Ad esempio, mi piace molto guardare i video in inglese che ci invia la nostra maestra e che sono sempre molto allegri. Una delle mie passioni è cucinare…o almeno ci provo! In queste lunghe giornate sto facendo pratica con le torte e so che anche i miei amici si stanno dando da fare; infatti ci scambiamo le foto delle nostre creazioni! Insieme a mio fratello mi sono specializzato nella realizzazione di colorati Scooby –doo tondi e piatti. In questo modo riesco a riempire le mie giornate e scopro che non è poi così noioso stare a casa.
Spesso mi chiedo se torneremo mai alla normalità, se rientreremo a scuola, se potrò giocare ancora con i miei amici e stare con loro senza paura. Non mi voglio scoraggiare, sono sicuro che con un po’ di impegno possiamo farcela. Quando questi pensieri un po’ tristi mi raggiungono, guardo negli occhi mio fratello e insieme ripetiamo con convinzione:« Andrà tutto bene!» … e la tristezza di colpo scompare.
Caro diario - Marco cl.4^
26 marzo 2020
Caro diario
Oggi è il 26 marzo ed è passato circa un mese da quando hanno chiuso la scuola.
All’inizio ho preso l’emergenza, ormai mondiale, del Covid 19 o Coronavirus come una vacanza, ma mi sbagliavo: stavo dando poca attenzione ad un virus che può essere letale.
La mia giornata trascorre lentamente nella noia.
Mi sono comunque dato uan daily routine. Appena sveglio vado a fare colazione, poi mi vesto e vado a fare i compiti, che almeno mi tengono occupato.
Finiti i compiti, di solito, esco e gioco correndo nel prato con la bici. Mi sento fortunato rispetto a quei bambini che non hanno un giardino. Oggi, purtroppo, il vento e il freddo mi costringono a rimanere a casa.
A ben pensare però, stando a casa, ho avuto la possibilità di stare con la mamma e il papà e di fare con loro cose interessanti come cucinare, giocare a calcetto e a domino.
Adesso, caro diario, devo andare perché il pranzo è pronto e la mamma mi sta chiamando … ti dico che: <<Andrà tutto bene: sconfiggeremo il Covid 19 e finalmente rivedrò i miei compagni e i nonni che, per ora, sento telefonicamente>>.
Ciao e … a domani
Caro diario - Massimiliano cl.4^
26 marzo 2020
Caro diario
Da quando è arrivato il covid19 siamo tutti chiusi in casa.
Le giornate sono tutte uguali, però il mio super papà ha fatto sì che le giornate siano come quando andiamo a scuola.
Il lato positivo è che io e mio fratello abbiamo inventato un gioco da tavolo e ci giochiamo continuamente, e per questo sono felice. Il lato negativo è che non possiamo uscire a giocare, che è quello che io vorrei fare, perché c’è questo maledetto virus che ci impedisce di fare qualsiasi cosa all’aria aperta.
Gli anziani sono quelli più a rischio, però io non sono preoccupato perché ai nonni portiamo noi la spesa e quindi non c’è pericolo per loro. Anche se qui in paese ci sono i primi positivi non mi preoccupo lo stesso, perché non usciamo di casa neanche di un millimetro.
Vorrei che questa malattia finisse cosi smetterebbero di ammalarsi le persone e noi torneremo a scuola. Mi mancano tanto i miei amici e vorrei tornare a scuola anche perché vorrei tornare a fare palestra, perché è un’attività che mi piace molto.
Caro diario - Giorgia cl.4^
26 marzo 2020
Caro Diario
Ormai sono circa trenta giorni che sono chiusa in casa.
Tutto inizia contemporaneamente alle vacanze di carnevale: Venerdì 20 febbraio, come al solito, vado a scuola, torno a casa, pranzo, vado a equitazione. Quando ritorno a casa, mia mamma capisce subito che qualcosa non va: ho il viso da bambina ammalata, infatti, ho la febbre, mal d’orecchio e mal di gola. Accidenti! Ho una brutta “faringo-tonsillite”, così dice la pediatra. Comincio a prendere gli antibiotici. In tutta questa brutta storia c’è un lato positivo. Mamma dice che sarei rimasta a casa qualche altro giorno in più, finchè non sarei guarita. Wow, penso, allungo le mie vacanze! Invece no, che disastro! Io guarisco e in Italia arriva il Coronavirus!
Questo virus arriva dalla Cina e piano piano si diffonde in tutto il mondo. Il Coronavirus è “un mostro invisibile che colpisce la gente, entra nelle case e non guarda in faccia nessuno”, così lo definisce il Premier Conte. Questo virus si manifesta come un’influenza che in alcuni casi si cura in casa, in altri casi più gravi si va in ospedale, perchè c’è bisogno della terapia intensiva. Questo virus ha provocato e provoca ancora oggi tanti morti. In tv non si fa altro che parlare di questa pandemia; io ho imparato nuove parole tipo: decreto, restrizioni … Ho imparato bene le regole che in tv ricordano continuamente. Da quando sono chiusa in casa, le giornate sono tutte uguali: mi sveglio, faccio colazione, mi lavo, faccio i compiti e le attività divertenti che le maestre inseriscono nel nostro padlet, poi guardo la TV, ascolto musica, canto e ballo con la mia sorellina e, a volte, anche con la mia amica Teresa, che abita nel mio stesso palazzo. Con lei gioco anche con la playstation.
Questo brutto periodo mi sta facendo capire che la quotidianità, che vivevamo prima del Coronavirus, era la cosa più bella e che bisogna apprezzare la vita giorno dopo giorno. Io ho un po’ di paura: so cosa vuol dire perdere una persona cara. Mi auguro che si trovi al più presto una cura e che il Coronavirus diventi soltanto un brutto ricordo che, purtroppo però, entrerà a far parte della storia, come gli Egizi che sto studiando.
Ciao diario, a presto!
Caro diario - Desiree cl.4^
26 marzo 2020
Caro diario,
oggi fuori fa freddo e non posso uscire in giardino, ma ne approfitto per scrivere il mio diario.
Io, a dirla tutta, mi sono stufata di stare a casa: voglio tornare a scuola!
Ogni giorno io e mio fratello litighiamo e la mamma, per cercare di farci calmare, ci fa fare lavoretti di tutti i tipi.
Oggi dovevamo fare il pane, ma mio fratello ha fatto arrabbiare la mia mamma che ha deciso di non farcelo più fare. Io ho avuto un attimo di rabbia con lui ma, se siamo fortunati e facciamo cambiare idea alla mamma, potrebbe farci fare il pane, che tanto desideravamo, più tardi.
Alla fine ha deciso di accontentarci.
Prepariamo: sale, zucchero, acqua, farina e lievito madre. Impastiamo l'impasto che è liscio e morbido, lo compriamo con un canovaccio umido e tiepido e via a lievitare in forno, impostato nella funzione lievitatura. Passati circa 30-40 minuti da quando abbiamo inserito l'impasto a lievitare, è arrivata l'ora di tirarlo fuori. Appoggiamo l'impasto sul tavolo e alziamo il canovaccio. L’impasto è’ diventato il doppio di altezza, quindi è ora di cucinarlo per 20 - 30 minuti. Quando esce dal forno, io e mio fratello ci azzuffiamo per prendere un pezzettino di pane ancora caldo. ”Mmmmm" squisito! Ovviamente a mio fratello non piace.
Per un po' siamo riusciti a non pensare al COVID19 e a tutte le sue vittime innocenti .
Caro diario, ti scriverò presto.
Caro diario - Alex F. cl.4^
27 marzo 2020
Caro diario,
è ormai da troppo tempo che siamo a casa da scuola perché c’è il Coronavirus e io, ma penso un po’ tutti, sono stufo di stare chiuso in casa perché, anche se le maestre ci danno i compiti per esercitarci, le giornate sono lunghe soprattutto perché io mi sveglio molto presto al mattino.
La cosa che più mi piace è fare i dolci con le ricette che ci da la maestra Anna Maria, ma quello che mi manca più in assoluto è andare in bicicletta con i miei amici del Maniago Bike World.
Mi mancano tantissimo i miei compagni di classe, prendere il pulmino, mangiare dai nonni, aiutare il nonno, giocare con quella mattacchiona di Maya, insomma, mi mancano le piccole cose che facevo ogni giorno.
Ho capito però che per il bene di tutti dobbiamo stare a casa e rispettare le regole che ci vengono date.
Qui a V., dove abito io, il comune, insieme alla protezione civile, fa di tutto per aiutarci: ci porta i libri della biblioteca, ci fa la spesa perché qui non si trova proprio tutto e addirittura, per chi compie gli anni in questo periodo, c’è la possibilità, su chiamata, di farsi venire a cantare la canzone Happy Birthday per portarci un po’ di felicità.
Insomma speriamo che questo brutto periodo passi in fretta!
Caro diario - Giulio cl.4^
27 marzo 2020
Caro diario
Sono passati ormai tantissimi giorni da quando questa pandemia ha cambiato le nostre vite.
In questo momento il mio desiderio è solo uno: rivedere i miei amici. Anche a casa sto bene, non lo nego, ma preferirei tornare a scuola.
In questi giorni riesco a passare più tempo con la mamma e il papà: facciamo la lotta sul lettone, giochiamo a pallone in giardino e alcune volte mi vado a schiantare con la bici sul muretto … Ma spero di tornare presto alla vita di prima.
Caro diario - Miriam cl.4^
28 marzo 2020
Caro diario,
questa è la quinta settimana che sono a casa. Le scuole sono state chiuse a causa di un virus che ha contagiato velocemente moltissime persone, in tutto il mondo.
Il suo nome è SARS-COV 2 e fa parte della famiglia dei Coronavirus, può provocare una malattia chiamata COVID-19. La zia, che è infermiera, mi ha spiegato che questa malattia non permette ai polmoni di gonfiarsi e farti respirare bene.
Così anche oggi sono pronta per connettermi a Padlet e svolgere le attività che mi propongono le maestre da casa.
Mentre aspetto che il sito si “carichi” nello schermo del computer, chiudo gli occhi e penso al mio ritorno a scuola…
Sarà emozionante rivedere i miei amici e le maestre, correrò veloce verso di loro e li abbraccerò fortissimo. Le maestre ci organizzeranno un’avventurosa caccia al tesoro di bentornati e come premio andremo a mangiare un delizioso gelato …
Quando all’improvviso sento un bip provenire dal mio computer, apro gli occhi e abbandono i miei mille pensieri. Sullo schermo appare la “lavagna” di Padlet e una nuova avventura virtuale mi attende.
Qualche volta mi annoio, ma penso subito alla zia che lavora in ospedale a Udine e sicuramente lei soffre molto più di me, così mi faccio sparire la noia e mi invento qualcosa da fare!
Tutti i giorni sembrano uguali, prima i compiti poi un po’ di tele e subito in giardino a giocare. Per fortuna ho un giardino grande così posso fare lunghe corse, arrampicarmi sugli alberi e fare mille pozioni magiche con le foglie, i fiori e la terra, magari una di queste pozioni funziona veramente e sparisce di colpo questo virus antipatico!
Caro diario - Adam cl.4^
1 aprile 2020
Caro diario,
oggi è il trentasettesimo giorno che sto a casa per colpa di questo COVID19 ed è anche il trentasettesimo giorno in cui sto con tutta la mia famiglia perché, già dal primo giorno, anche il papà e la mamma sono rimasti a casa dal lavoro e fanno lo smart-working.
La nostra casa sembra un ufficio informatico perché, per cose di scuola e per il lavoro dei miei genitori, usiamo di tutto: stampanti, telefoni, tablet, computer e Wifi. Le giornate sono molto diverse da quando andavo a scuola.
Una cosa positiva è che posso svegliarmi un po’ dopo e che posso fare colazione tranquillamente. Ogni tanto la mamma ci prepara delle delizie tipo dei pancakes, le crêpes con la Nutella o le brioches. Dopo aver giocato con le macchinine e i Lego faccio un po’ di compiti.
Verso l’ora di pranzo io e mia sorella diamo una mano alla mamma ad apparecchiare e a portare i piatti in tavola. Qualche volta ci divertiamo a cucinare tutti insieme dei gustosi piatti: gnocchi, polpette, torte salate….
Quando abbiamo finito io e mia sorella ci rimettiamo a fare i compiti e anche la mamma e il papà si rimettono a lavorare fino alle quattro e mezza. A quest’ora di solito io e la mia famiglia facciamo merenda, talvolta con i dolci che prepariamo la sera prima. Ieri, ad esempio, abbiamo fatto i biscotti con le gocce di cioccolato con la ricetta che mi aveva inviato la mia maestra di italiano: erano davvero squisiti!
Dopo merenda, per smaltire le calorie e mantenerci allenati, andiamo in giardino a giocare, divertirci e a fare un po’ di ginnastica. Le giornate sono più o meno tutte così tranne il sabato e la domenica in cui siamo tutti più liberi e giochiamo di più.
Ogni tanto, con il telefono della mamma, faccio delle videochiamate ai miei amici perché voglio vederli, chiacchierare e sapere come stanno.
Per colpa di questo virus non posso fare tante cose che mi piacciono: non posso andare a scuola, né a fare sport, non posso andare in giro e soprattutto non posso vedere e abbracciare i miei amici, parenti e maestre.
Questo virus spero che passi presto perché così potrò rivedere tutte le persone a cui voglio bene e che adesso non so neanche quando le rivedrò.
Spero passi in fretta anche perché, per colpa sua, ci sono tante persone che stanno male.
Voglio davvero tornare alla normalità e spero che qualcuno trovi presto una cura, altrimenti la invento io!
A presto!
Caro diario - Chiara cl.4^
1 aprile2020
Caro diario.
Questo è un periodo molto difficile per tutti, perché dobbiamo restare in casa a causa del coronavirus che è simile all'influenza e che si è esteso in tutto il mondo (questo virus è molto pericoloso.)
Io e mio fratello a volte andiamo giù in cortile a giocare a nascondino, ai ninjia e altri giochi divertenti, ma anche per prendere un po' di aria fresca. Altre volte restiamo in casa per fare i compiti.
Da quando andavo a scuola le cose sono cambiate: vado a dormire tardi perché leggiamo un libro o guardiamo un film e mi sveglio tardi, perché mi piace stare accoccolata sotto le coperte e abbracciata al cuscino. La mia mamma e il mio papino lavorano di meno, quindi posso giocare di più con loro e di questo ne sono molto felice. Spesso facciamo dei dolci e in questo, io e la mamma, ci siamo migliorate molto; questa settimana abbiamo fatto il salame al cioccolato che ci è venuto molto bene.
Ieri sera abbiamo giocato a un gioco divertentissimo che funzionava così: la mia mamma ci dava una cosa da bere, da mangiare oppure una spezia dentro un bicchiere, ce la faceva assaporare e io e mio fratello dovevamo indovinare cos'era. Se rispondevamo correttamente ci dava un punto, se invece la risposta era sbagliata non ci dava niente.
Qualche volta giochiamo alla wii e il mio gioco preferito è PING-PONG. Gioco di più con il mio fratellino; a volte litighiamo però facciamo subito pace. A casa sono molto rilassata, ma mi mancano i miei compagni e le maestre. A volte mi annoio e gioco un po' con il mio tablet e guardo anche i video. Io sono triste di rimanere chiusa in casa, perché voglio rivedere i miei amici e giocare tutti insieme a scuola.
Caro diario - Zipporah cl.4^
3 aprile 2020
Caro diario,
già da tanto tempo sono chiusa in casa e come me tutti, ma proprio tutta la gente che conosco e che non conosco.
Fuori non si sente neanche un rumore tranne quello del vento.
Io mi annoio molto, ma so che faccio bene a stare dentro casa.
Resto sempre in pigiama, non so nemmeno il perché. Forse dovrei vestirmi ogni giorno come se dovessi uscire, andare a scuola? Ma … resto in pigiama e leggo, faccio i compiti, aiuto la mamma a fare la cuoca e poi mangio.
Durante questo periodo la cosa più bella e andare al balcone e cantare perchè mi dà fiducia e speranza che tutto andrà bene.
Della scuola mi mancano molto i compagni e le maestre, la ricreazione, le regole e anche le sgridate.
Non vedo l’ora che finisca tutto questo!
Caro Diario - Alessandro cl.4^
5 aprile 2020
Caro diario,
ti scrivo per raccontarti un po’ delle sensazioni che provo in questo periodo.
Da un po’ di tempo sono tante le cose che non si possono più fare: non si può uscire a fare una passeggiata, i miei nonni non possono venire a trovarmi, le palestre sono chiuse e io non posso frequentare ju-jitsu, non si può andare al cinema, non si può mangiare fuori, e ho dovuto anche annullare la mia festa di compleanno con gli amici.
Ci sono anche delle cose positive della quarantena: la più bella è potermi svegliare un po’ più tardi la mattina. Ma non solo, passo molto più tempo con i miei genitori, soprattutto con mio padre, che spesso è lontano per lavoro. Ne approfittiamo anche per fare cose che fino ad ora avevamo rimandato, come ad esempio guardiamo tanti film insieme che purtroppo non avevamo tempo per vedere.
In realtà durante la giornata i momenti di noia non mancano, specie dopo aver finito il mio lavoro (i compiti), ma quando sono annoiato con la mia mamma cuciniamo, facciamo dolci oppure me ne sto spaparanzato sul divano.
Questa situazione per me è molto strana… l’ultima volta che sono uscito a far la spesa con i miei genitori ho visto le persone che riempivano i carrelli di cibo. Non capivo il perché, allora i miei genitori mi hanno spiegato che per un po’ di tempo, a causa di una malattia infettiva chiamata COVID-19, avremmo dovuto rimanere in casa, quindi uscire poche volte a fare la spesa e quelle poche volte fare una spesa più grande.
Non mi sono preoccupato perché ho visto mamma e papà tranquilli nonostante questa situazione… li ho visti un po’ preoccupati per i miei bisnonni e nonni che sono lontani, che vivono a 1000 km da noi. Vorrei solo che in questo momento fossimo tutti insieme nella stessa casa. Ci teniamo in contatto con loro e con i nostri amici facendo spesso delle videochiamate.
Non pensavo che anche la scuola mi sarebbe mancata. Mi mancano i miei compagni e le maestre, gli esperimenti fatti insieme, la maestra che ci legge le favole, ma grazie ad internet riusciamo a tenerci in contatto.
Non so fino a quando questa situazione durerà… spero finisca al più presto. Si avvicina l’estate e non vedo l’ora di andare a mare a Taranto dai miei nonni!
Ora vado… ti terrò aggiornato amico!