RICICLI-AMO

Progetto UTI e scuole sull'educazione al corretto riciclo dei rifiuti

Mercoledì 7 marzo è venuta a scuola una vera "specialista dell'ambiente": Anna, una dei componenti dell'Associazione SNUA.

Inizialmente ci siamo presentati e poi abbiamo iniziato le nostre due ore di lavoro comune guardando alcune immagini sulla LIM e ascoltando le sue spiegazioni. Anna ci ha spiegato come suddividere gli scarti di quello che noi usiamo di solito, in modo di raggiungere il massimo del riciclaggio e riutilizzo dei materiali, buttando via meno che si può. Ci ha spiegato che ciò che è naturale si può riprodurre all'infinito, ma invece ciò che è artificiale diventa rifiuto, cioè uno scarto dannoso per l'ambiente e la nostra salute.

Siamo rimasti impressionati da quanto le persone sprecano ogni giorno. La cosa peggiore è quando sprechiamo le cose da mangiare, sapendo che nel mondo ci sono tante persone che hanno poco cibo. Quando osserviamo i nostri genitori mettere fuori dai cancelli i bidoni della raccolta differenziata capiamo la quantità di rifiuti che ogni famiglia produce in un anno. Forse dovremmo sforzarci di non sprecare il cibo e riutilizzare molte cose che buttiamo, altrimenti la natura non riuscirà a smaltire i nostri rifiuti.

Anna ha illustrato con immagini chiare il ciclo dei prodotti riciclabili e quello dei prodotti non riutilizzabili, mostrandoci il concetto di "ciclo chiuso e ciclo aperto". Nel primo piante e animali sono in relazione naturale tra di loro, trasformandosi, al termine, in concime che ritorna alla natura chiudendo il cerchio. Nel secondo, definito artificiale perchè prodotto dall'uomo, il materiale naturale si trasforma in oggetto, ma quando termina il suo uso, non rientra nel ciclo naturale lasciando il cerchio aperto, come ad esempio la carta che non tornerà ad essere albero.

Anna ci ha ricordato dove vanno collocati i rifiuti che produciamo: la plastica nel contenitore azzurro, la carta in quello giallo, il vetro in quello verde e l'umido nel contenitore marrone. Il contenitore grigio serve per il materiale non riciclabile.

Con un gioco fatto in palestra è stato più semplice e divertente capire come funziona la raccolta.

Siamo stati divisi in gruppi e sono state posizionate a terra le carte di oggetti o materiali che finiscono normalmente nei rifiuti. Il gioco, simile alla staffetta, prevedeva di andare a posizionare la carta nel contenitore del rifiuto corretto posto a fine percorso. Vinceva chi faceva meno errori, oltre a un bonus per il secondo arrivato e due bonus per il primo arrivato. Al termine del gioco, quando tutte le carte del mazzo erano state posizionate nei contenitori, Anna ha contato gli errori e decretato i gruppi vincitori. 

E' stato interessante apprendere che, facendo un'attenta raccolta differenziata e con il riciclaggio, alcuni rifiuti possono essere trasformati in materiale riutilizzabile, che può diventare fonte di ricchezza e non di inquinamento e spreco. In questo modo possiamo ridare vita ad oggetti vecchi e inutili. Il riciclo è quindi una cosa molto importante, perchè può salvare la natura, bene fondamentale per la nostra vita e la nostra salute, mantenendo l'ambiente pulito e rendendoci più felici ed evitando l'inquinamento.

Questa esperienza ci ha confermato quanto sia importante rispettare l'ambiente in cui viviamo, per poter credere e sognare il nostro futuro. Ci ha aiutato a capire che ogni nostra azione può aiutare la comunità a migliorare e se insegniamo ad amici e parenti quello che in questo laboratorio abbiamo ascoltato, potremmo diffondere l'esempio e contribuire a risolvere i problemi della Terra, credendo in un futuro migliore.