Marano Lagunare

Ma che gita ragazzi!!!!!!!

Lungo i canali tra i canneti … i casoni, a cura della cl.4

Incorniciata  dalla laguna sorge la vivace  cittadina di Marano Lagunare, le cui origini  risalgono all’epoca romana.

Caratterizzata da una importante flotta  peschereccia,  Marano conserva  ancora  oggi un forte  legame  con la cultura e  la tradizione  marinaresca veneta. Nelle sue acque calme e sicure, tra canali, velme e barene  navigano  le motonavi  che ci portano verso  la riserva naturale “Foci  dello Stella”, dove il paesaggio si trasforma e diventa l’habitat  ideale per la crescita di centinaia di specie migratorie.

Il percorso in motonave permette di scoprire particolari costruzioni  immerse tra barene e canneti … i casoni.

I casoni sono delle costruzioni,  capanne di canna  palustre  e legno, che sorgono su isolotti (barene).  Servono ai pescatori come rifugio: un tempo andavano a pescare con una barca a remi e, se si imbattevano  in  una tempesta  e non riuscivano a ritornare a casa, si riparavano in queste  abitazioni per riscaldarsi, mangiare, dormire e riporre gli attrezzi da  lavoro.

La struttura portante (non esattamente  circolare) è formata da pali di legno molto robusti, collegati tra loro con altri pali più sottili che sostengono il tetto spiovente. Sulla parete ad ovest è ricavata la porta perchè  è il versante più riparato dai venti mentre in un’altra parete ci sono le finestre.

Il tetto e le pareti sono ricoperti da canne palustri.

L’interno del casone è grande, luminoso e accogliente: sulle pareti ci sono appesi cappellini col frontino, gagliardetti colorati e immagini di uccelli fotografati in laguna. Ci sono anche reti da pesca, vecchie e bucate, ce ne sono così tante che sembra una fabbrica di retine per le farfalle. Ai lati si vedono le canne utilizzate per la costruzione e lo stesso per le assi di legno che reggono la struttura. Accanto all’entrata c’è una piccola cucina.

Tutto il casone è occupato da panche e tavoli di legno con sopra tovaglie a quadretti bianche e rossi che donano allegria alla capanna.

Al centro c’è  un  focolare quadrato, fatto di pietra rossa,  con un foro a semicerchio in cui si inserisce la legna  per alimentare  il fuoco rosso fiammante e arancione intenso che dà un senso di calore  e festosa accoglienza a tutti  i turisti.

Sopra  al  “foghér”  sono accuratamente  fissate  delle  mattonelle  gialle e  lisce su cui è poggiato un braciere  in ferro decorato con  intrecci eleganti.

Sul lato sinistro del focolare c’è un libro per raccogliere le firme dei visitatori.

Appesa al soffitto ruba gli sguardi una grande cappa di aspirazione, nera e lucida, ha l’intento di raccogliere il prelibato profumo delle sardine alla griglia offerte dal personale a tutti i turisti. 

Il tetto è a forma di cono gelato capovolto e protegge tutti i visitatori al suo interno. Su di esso sono appese lunghe reti da pesca che ospitano conchiglie di ogni variante.

Ad accogliere i turisti, ci sono simpatici gatti “lagunari” che mostrano il loro fiammante manto arancione, in cambio di pane e carezze.

A mettersi in mostra non solo i micetti ma anche Adriano, il simpaticissimo proprietario del casone ed anche capitano della motonave. Lui cattura l’attenzione cantando e suonando la sua chitarra verde.

Marano Lagunare è uno dei rari paesi che conserva ancora natura pulita e protetta e sorprende tutti con la sua riserva naturale Foce dello Stella.

Realtà  che merita di essere conservata e tramandata da padre in figlio … e magari visitata accompagnati dal suono di una … vecchia chitarra!